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Natale 2020, cosa festeggeremo?

Sul “come” lo lascio dire agli organismi competenti, ma sul “cosa” ho le idee molto chiare.

Questo è stato un anno che se venisse definito “particolare”, suonerebbe ridicolo. Il 2020 ha riportato, violentemente, un po’ tutti con i piedi per terra rispetto a temi cruciali dell’essere semplicemente “umani”.

Mentre negli ospedali si lottava (e si lotta tutt’ora) contro un male sconosciuto o quasi, nelle case si stava rinchiusi a temere di poter essere le prossime vittime che non si sarebbe saputo come curare.

Poi, è arrivata l’estate, e con essa un po’ di respiro e spensieratezza. E di incoscienza.

Con il volto finalmente baciato dal sole, sembrava tutto passato… tutto un bruttissimo ricordo. E tutti noi, chi più chi meno, ci siamo lasciati sedurre da un abbraccio a un amico, da un bacio dato all’innamorato, e via dicendo. Quando non ci si poteva toccare, che solo a dirlo vengono i brividi.

Eppure ce lo dicevano che niente era finito, che il rischio c’era ancora… ed eccolo ripresentarsi qui. Nel momento che sembra essere il peggiore per stare rinchiusi in casa ad aspettare e temere: il Natale.

Ma questo è davvero il momento peggiore?

Non so a te, ma a me il Natale dà una forza prorompente.

Non ho mai smesso, né mai smetterò, di assecondare la mia me bambina che adora le luci natalizie, gli alberi di Natale, la neve, gli addobbi e tutto quello che questa magnifica atmosfera ogni anno mi regala nel cuore.

Anche volendo cedere alla tristezza, intimamente il mio cuore rifiuta il sentimento negativo per lasciarsi letteralmente travolgere da un’ondata di sentimenti stupendi: amore, commozione, gioia di stare in questo mondo che è sempre fantastico anche se noi spesso lo scordiamo, e immensa gratitudine.

Anche se tutto ciò che ci circonda sta assumendo delle tinte grigie, cariche d’incertezza, personalmente mi basterà affacciarmi alla finestra e notare come le strade e le piante tinte di bianco dalla natura e decorate dall’uomo con le luminarie e gli addobbi sia semplicemente strepitoso, per farmi tornare grande il sorriso. Dunque inonderò i miei cari di affetto e messaggi d’amore, di baci e di abbracci (virtuali, se serve) per dimostrare che sì, è Natale.

Fuori e dentro, ovunque esso sia, il Natale è una forza che parte dal cuore e si propaga all’esterno e io lo vivo così intensamente perché sono propagatore di questa energia.

Quest’anno, sii il Natale in prima persona

Cedere alla tristezza è facile, e diciamocelo chiaramente, in alcuni momenti è anche fuori luogo fare il contrario.

Non siamo di latta, ma la nostra Anima calda è veicolo di un’energia che illumina tutto il pianeta, tutto l’anno. Quando scegliamo di celebrare e vivere quest’energia propagandola all’esterno, noi stessi siamo il Natale, anche ad agosto.

Non lasciare che il tuo intimo rinunci a questa prorompente energia, ma anzi, celebrala in modo esponenziale e diffondila incondizionatamente.

Quest’anno auguro a tutti noi di essere il Natale, e di festeggiarci, dando fondo a tutta la forza e la gioia che nel nostro cuore c’è, e che va messa in luce e donata.