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Incentive di prossimità: viaggio alla scoperta di ciò che ci circonda

Scritto da Simonetta Rota Agency | febbraio 2, 2021

Da ogni crisi può nascere un’opportunità. Oggi tocca allo strumento più evergreen dell’incentivazione: il viaggio.

La continua minaccia della chiusura dei confini, delle quarantene e in generale la psicosi collettiva legata alla pandemia mondiale, non ha certo giovato a una delle esperienze da sempre più apprezzate da clienti, collaboratori e dipendenti: i viaggi incentive.

Oltre alla inevitabile paura del contagio, che ha attanagliato e attanaglia tuttora anche i viaggiatori più intrepidi, bisogna anche fare i conti con il portafogli: eventi rimandati, posticipati, viaggi annullati a data da destinarsi non hanno giovato sicuramente né all’umore né alle tasche delle aziende.

Tra paura e ansia, però, la meeting industry si mostra sempre più intrepida e accetta la sfida, considerando anche il fatto che per un periodo piuttosto lungo questa imprevedibilità sarà protagonista dell’organizzazione di eventi.

E a noi piacciono le sfide!

La risposta c’è e si chiama “aguzzare l’ingegno”

A tal proposito, la meeting industry ai più alti livelli non si è fatta trovare impreparata, inaugurando un termine che ha rappresentato e rappresenterà una delle sue “salvezze” per questo 2021: incentive di prossimità.

Pensando eventi che permettano ai partecipanti di sentirsi al sicuro, con destinazioni facilmente raggiungibili con mezzi propri, poco affollate e che consentano di svolgere gran parte dell’evento all’aria aperta.

Questo permetterà non solo una eventuale cancellazione/rimando con meno disagi, ma anche di scoprire luoghi meno mainstream, immersi nella natura. L’effetto wow si lega dunque all’esperienza, non solo al luogo.

Se per il momento pensare a mete esotiche è ancora oggettivamente prematuro, pensare di trascorrere momenti splendidi e memorabili è invece realtà.

Il focus si sposta dalla meta alla creazione tailor made, puntando a destinazioni distanti dai principali circuiti turistici, focalizzandosi su una nuova consapevolezza che spinge a godere del momento.

Perché fare incentive di prossimità con la propria azienda?

Perché le emozioni valgono e varranno sempre più di qualsiasi cosa e dobbiamo iniziare a risvegliare le belle sensazioni che ci permettono di riscoprire il benessere interiore, la preziosità della condivisione.

Un ricordo scolpito nella memoria fa sentire ogni giorno i suoi effetti positivi e non ha prezzo.

Se consideriamo poi l’isolamento a cui sono e sono stati sottoposti i lavoratori nell’ultimo anno, la risonanza emotiva di un incentive (rimodulato, in versione odierna) avrà un impatto ancora più importante nella ricostituzione dell’identità aziendale e dell’umore in generale.

Umanizzare un’azienda si è dimostrata la carta vincente da giocare nell’economia moderna; avvicinarsi ora che se ne ha ancora più bisogno, premierà sin da subito.

Siamo tutti stanchi di abbracci virtuali, di videochiamate, di non poter anche solo sentire banalmente il respiro della persona con cui parliamo, il suo profumo, la luce dei suoi occhi.

Dunque anche se in prossimità, anche se con meno “palme e corone hawaiane”, questi eventi sono una preziosa fonte di umanità da cui attingere nella memoria recente e futura.

 

E il momento di programmare è ORA! Attendo la tua chiamata!