Blog

Employee experience e nuove priorità per Leader e HR

Scritto da Simonetta Rota Agency | aprile 15, 2021

Come mantenere livelli ottimali di cultura aziendale e la produttività dei dipendenti?

Sul “cosa” abbia palesato che quello dell’employee experience sia un aspetto di stretta priorità (necessità, azzarderei dire) c’è poco da girarci intorno: i risvolti legati all’impatto della pandemia sull’organizzazione del lavoro in azienda.

Bendarsi gli occhi di fronte al fatto che muta un aspetto specifico dell’attività quotidiana del lavoratore, equivarrebbe a non volere vedere un cambiamento che è qui per restare: il remote working.

Un punto di svolta (inaspettato?) nella gestione del personale

Il fatto di dover gestire team di lavoro sempre più “remoti” sta sempre di più mettendo le organizzazioni e le aziende di fronte a un limite importante: l’immaturità delle iniziative legate a questa tematica.

Se infatti  è sempre stato obiettivo primario  mantenere a livelli ottimali la cultura aziendale e la produttività, ad oggi, questo si traduce nella necessità di ottimizzare anche la flessibilità e l’equilibrio tra lavoro e vita privata.

Il punto di svolta in tal senso è rappresentato da un sostanziale cambio di punto di vista: la tradizionale gestione del capitale umano diventa oggi gestione dell’esperienza umana.

Dallo studio “Close the Employee Experience Gap” condotto da Forrester Consulting per conto di Sap, Qualtrics e EY, emerge  che

“il numero di responsabili delle risorse umane che ritiene l’esperienza dei dipendenti l’aspetto più importante della loro strategia è quasi triplicato negli ultimi due anni.”

Fonte: Il sole 24 ore

Al contempo, però,

“Lo studio indentifica nei silos organizzativi, nella mancanza di supporto da parte dei vertici aziendali, in meccanismi di feedback incoerenti, nei dati dispersi tra funzioni diverse e nei disallineamenti tra le divisioni Hr e i dipendenti i fattori alla base di una visione incompleta del percorso dei dipendenti. E sono di conseguenza questi i principali ambiti di applicazione di iniziative di employee experience in grado di produrre benefici di carattere duraturo.”

Fonte: Il sole 24 ore

Di cosa hanno bisogno oggi Leader e HR per far fronte a questi problemi quindi?

In una frase potremmo dire: la creazione di “esperienze” personalizzate che coinvolgano i dipendenti, mettendoli nelle condizioni poi di dare il meglio di sé sul lavoro.

Come sottolineato in una nota ufficiale da Jill Popelka, presidente di SAP SuccessFactors:

“L’esperienza dei dipendenti non può essere isolata e delegata alle risorse umane o concentrata esclusivamente sull’aumento della produttività. Ha bisogno di una strategia olistica guidata dai leader dell’organizzazione e plasmata dal continuo feedback dei dipendenti.”

 

Necessiti quindi di un vero e proprio piano strategico che miri a creare delle  per i dipendenti, agevolando  relazioni continue e articolate che durino nel tempo; individuando le leve motivazionali dei tuoi dipendenti, bisogna mettere a punto piani di formazione e sviluppo legati ai principali obiettivi dell’azienda, ottimizzando anche i pacchetti di incentivazione in base ai riscontri dei dipendenti.

L’obiettivo è creare una forza lavoro più coinvolta e diversificata di talenti di alto livello.