Emozioni nella gestione aziendale: le alleate della Leadership
L’incontro con lo scrittore e regista Federico Moccia: le emozioni positive sono il carburante di un’azienda che funziona!
Ci siamo incontrati per parlare di Leadership il 14 Ottobre, per il primo dei tre appuntamenti di “Metti, una sera a cena”, in cui il relatore d’eccezione è stato Federico Moccia: “Lo scrittore delle emozioni”.
Durante l’incontro, partendo da esperienze vissute e aneddoti personali, si è a lungo parlato del ruolo che le emozioni giocano nei rapporti interpersonali e della loro gestione. Immediatamente è stato chiaro a tutti quanto la patina di distacco che spesso gli organi direttivi hanno nei confronti della forza lavoro non sia altro che controproducente e quanto oggi sia determinante, cambiare approccio.
Ignorare che le aziende sono fatte di persone, con sentimenti ed emozioni, è come mettersi un velo sopra gli occhi che non permette di vedere neanche tutto il resto.
“L’ascolto e l’attenzione vera verso il prossimo sono indispensabili quanto ascoltare se stessi… essere Leader non è cambiare le idee degli altri, quanto condurre gli altri verso un obiettivo comune e grandioso”, così si esprime durante la serata, Monya Cerulli, vice direttore di Altiqa Group, Manager attenta ai nuovi temi della Leadership.
La motivazione all’apertura ai nuovi temi, risiede principalmente in un retaggio culturale, resosi ormai palesemente obsoleto a seguito di fattori evidenti agli occhi più attenti dei manager.
La specializzazione crescente dei dipendenti
La qualifica, il know how e in generale le aspettative che si hanno nei confronti del proprio posto di lavoro sono drasticamente cambiate. Ci troviamo in uno scenario in cui molti dei nostri dipendenti hanno di fronte una libera scelta, in quanto il “lavoro generico” sta andando via via estinguendosi. Che tradotto vuol dire “segui il tuo cuore”, ossia vai dove ti trovi prima di tutto bene umanamente, oltre che economicamente. Considerato che trovare il match giusto non è impresa facile, è bene dare il giusto valore al capitale umano dell’azienda.
L’influenza dello stato d’animo sul rendimento
Se prima questo si ignorava quasi completamente, gli studi degli ultimi anni confermano che un luogo di lavoro piacevole ha una forte influenza sul rendimento dell’intera attività, sia in termini di ambiente che di fatturati.
Questo concetto passa dal “sentirsi parte” di una determinata organizzazione/ nucleo di lavoro, ed è un rapporto che va coltivato nel tempo, costruito, difeso… per sentirsi “Tre metri sopra il cielo” anche nel contesto lavorativo.
La contaminazione positiva delle idee, internamente ed esternamente all’azienda parte dall’ ascolto
Gemma De Filippis, CEO di Point Service parla così, riflettendo proprio sul suo team: “[...] dialogare con le persone, cercando di catturare nel modo giusto la loro attenzione, cercando di carpire quale leva sia poi determinante all’azione”.
Ascolto e dialogo dunque, emergono come chiavi focali in cui può attivarsi un cambiamento positivo.
L’accoglienza determina circostanze per un ambiente lavorativo positivo, proattivo, sentito come “proprio” dal dipendente stesso.”
Questi i primi, interessanti spunti emersi da Leader che si aprono con curiosità alle nuove tematiche della Leadership. Il nostro ciclo di incontri “Metti, una sera a cena” continua, con relatori d’eccezione e nuovi punti di vista.
Al prossimo incontro, ospiteremo Gerardo Segat, sul tema “BE EXTRAORDINARY INDIVIDUALS”.
Dimmi cosa ne pensi TU di questi temi! Contattami!