Virtual Summit Events: come la Meeting Industry risponde alla Pandemia
Una modalità che le grandi aziende dell’IT stanno già sperimentando, e che potrebbe aiutare la Meeting Industry a superare gli ostacoli legati al Covid19 nell’organizzazione di grandi eventi.
“Impara l’arte e mettila da parte”, recita il celebre detto popolare, che ci ricorda che è sempre bene acquisire una nuova competenza, per poi farne uso quando se ne avrà la necessità.
Così, in questo periodo particolare, mi sono interrogata su come organizzare eventi in maniera agile, ma sempre caratterizzati da fattori di pieno coinvolgimento ed experience, adatti però ad essere proposti a un ampio numero di persone fisicamente impossibilitate a presenziarvi.
Non parlo di videoconferenze, né di streaming, né di ciò che tutti conosciamo già.
Sono infatti pienamente cosciente che esistono Skype, Zoom, Jitsi ecc… e ti avrei sottovalutato ponendo la questione in questi termini, ma vorrei porre alla tua attenzione che stiamo parlando di qualcosa di completamente differente.
Cercavo infatti una soluzione che avesse una forte interattività, che fosse totalmente personalizzabile e che fosse possibile paragonare (anche se sappiamo tutti che non sarà mai la stessa cosa!) a un vero e proprio evento.
In questa ricerca, ho scoperto che esiste la possibilità di (ri)creare qualcosa di straordinario, che abbia tutte le fattezze di un vero e proprio grande evento, seppur virtuale.
Qui ti parlo di Virtual Events, in cui si ha la possibilità di ricreare ambienti virtuali per eventi, a cui potranno partecipare fino a migliaia di persone, dove l’interattività è totale e il livello di customizzazione infinita; questo rappresenterebbe una vera e propria esperienza interattiva, attraente in cui gli attendees si potrebbero muovere in diverse zone all’interno della “location” virtuale: dal main stage, agli stand dei vari sponsor, a “stanze private” con un minor numero di persone con cui intrattenere conversazioni, …
Fantascienza? Assolutamente no.
Alcune grandi aziende IT hanno già iniziato a organizzare i loro Virtual Summit, vediamone alcuni in programma in questi mesi .
Open Compute Project Summit
Il summit internazionale di Open Compute Project (OCP) diventa digitale. (OCP è il software open-source, un’iniziativa partita da Facebook, per la progettazione efficiente e in scala di strumenti di data center). OCP Virtual Summit 2020, programmato per il 12-15 maggio, comprenderà conferenze, linee direttive, workshop di ingegneria ed una sala expo digitale.
Red Hat Summit 2020
Red Hat sta organizzando proprio in questi giorni, il Red Hat Summit 2020 Virtual Experience. L’evento è a partecipazione gratuita e include presentazioni, workshop, sessioni dirette con gli “esperti”, possibilità di collaborazioni, afferma Red hat. Ad oggi, a detta dell’azienda, 58,000 persone si sono registrate per partecipare.
Cisco Live
Cisco Live sarà attivo il 2 e 3 giugno e i professionisti della rete potranno aspettarsi presentazioni, demo, esercitazioni e molto altro. “Ci siamo impegnati a far sì che l’esperienza digital di quest’anno rifletta il Cisco Live che avete sempre conosciuto e amato, dalle presentazioni informative alle sessioni full immersion tecniche, dall’impegno sociale alle storie di leadership e inspirazione. Il tutto gratuitamente. Da casa vostra”, si apprende dal sito web Cisco. Il catalogo dei contenuti e gli strumenti di pianificazione saranno disponibili dalla metà di maggio.
Fonte: ITWorld
Come vedi, quindi, le situazioni complesse come queste non rappresentano altro che nuove sfide che vanno affrontate.
Aguzzando l’ingegno la soluzione si trova, e anche se in questo caso sarà inevitabile parlare di compromesso, dal canto mio mi sto già attivando per ipotizzare soluzioni di questo tipo che siano percorribili anche per i miei clienti. Stay tuned quindi!