Foto: insieme all’artista Fabrizio Vendramin
"Ciò che è la cultura per un blocco di marmo è l’educazione per un’anima umana." -Joseph Addison
Quello sul valore aggiunto che la cultura può dare all’impresa è un argomento lungo e complesso, che sarebbe impossibile esaurire in poche righe. Quel che però si può fare è cercare di fare, è provare a schematizzare alcuni dei motivi per cui la cultura umana (prettamente artistica quindi) può intervenire a migliorare qualunque ambiente, quindi anche quello lavorativo.
L’arte ispira la produzione e la produttività
Andy Warhol, Cinque bottiglie di Coca Cola, 1962
La famosa “Coca Cola” di Andy Wharol, ci ricorda quanto l’artista fu pioniere nell’interpretare il legame dell’industria con la società, attraverso un simbolo che rappresentasse a pieno la cultura giovanile americana.
Il processo, svolto all’inverso, ovvero attingendo alla funzione didattica dell’arte apre alle aziende una porta di dialogo con la società a cui propone i propri prodotti, che consente al contempo di non essere autoreferenziali, ma di raccontare attraverso il proprio lavoro, il mondo nel quale si è immersi.
Così, in termini di comunicazione, si sente già dagli anni ‘70 parlare di “scrittori pubblicitari”:
“Da tempo affrontiamo l’importanza per un brand di creare universi narrativi in modo da avvicinare l’azienda al pubblico con emozioni e coinvolgimento. Alcuni marketers stanno però puntando ora a un obiettivo più arduo e duraturo: la fusione tra letteratura e branded content [… ]. Il più noto caso italiano di scrittore-pubblicitario è Gabriele D’annunzio, creatore di slogan tra i tanti per L’Amaro Montenegro (liquore delle virtudi), Saiwa, a cui lui stesso diede il nome, e Fiat dove definì linguisticamente di genere femminile l’automobile in una lettera indirizzata ad Agnelli, “L’automobile è femmina”.
Via Ninja Marketing
Così, prescindendo da questo legame, non esisterebbero forme pubblicitarie molto efficaci come il Corporate Storytelling, in cui letteratura e branded content molte volte si fondono dando vita a un racconto, come nei casi di Fiat e Mercedes.
Oltre a ciò, è bene ricordare che oltre a migliorare il clima aziendale, dotandolo di ulteriore prestigio e stimoli, l’arte è in grado di promuovere la progettualità e l’innovazione, stimolando l’innovazione e il cambiamento dei processi e dei metodi in ogni settore. Questo perché scardinando i paradigmi, è in grado di demolire il “abbiamo sempre fatto così”, che tanto dannoso è per il progresso.
Del tema “Arte e impresa come perfetto connubio tra progresso e meraviglia” parleremo con Vittorio Sgarbi nel ciclo di incontri “Metti una sera a cena”, che fa parte delle nostre esperienze Leader Only.
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